BIOGRAPHY

Nato a Ravenna nel 1991, Danilo scopre molto presto la sua propensione per le arti. Si avvicina in modo naturale prima alla pittura e poi alla scultura, ma nonostante la grande destrezza tecnica non si identifica totalmente con queste forme espressive. Si cimenta anche con sperimentazioni architettoniche durante il liceo, per trovare poi nella grafica una più creativa forma di rappresentazione attraverso un uso personalizzato del colore, dell’immagine e della creazione di nuovi moduli.

In contemporanea al percorso di studi presso il liceo artistico ravennate, non perde occasione per vivere sul campo questa passione con svariate esperienze e stage. Lavora per uno studio grafico e in uno studio televisivo locale. Una forte spinta al movimento, al desiderio di azione, lo spinge oltre. Un’intensa partecipazione nel teatro non fa che arricchire la sua personalità e capacità espressiva, ma sarà il progressivo utilizzo di una vecchia macchina fotografica manuale “Minolta” di famiglia a dare una svolta al corso degli eventi. E’ l’inizio di una grande avventura e scoperta di un mondo che veramente lo rappresenta.

Dopo il diploma sceglie di frequentare il corso di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Rimini, con il desiderio di mettere a fuoco l’ambito di questa materia che più gli appartiene. Ed è ben presto chiaro che la tensione al movimento, il desiderio di conoscenza e approfondimento, l’amore per i viaggi e la sensibilità empatica di connettersi con la natura umana non possono che dare altra risposta che: il reportage.

Di grande impatto la sua prima installazione personale “Percezioni Spazio-Non Spazio. Percezioni dello spazio in cui viviamo” (Ravenna, Luglio 2010), un’esposizione multisensoriale di immagini, suoni, odori e messaggi tattili attraverso esagrammi realizzati in legno.

Altra grande opportunità di mostrare al pubblico il suo lavoro è la mostra personale di ritratti “Ritratti Cervesi. Tra storia e tradizioni” (Maggio 2011). Nel suggestivo scenario dei Magazzini del Sale, l’intera città ha la possibilità di ammirare i 12 scatti a rappresentativi esponenti della realtà locale.

Si susseguono senza sosta collaborazioni con registi, fotografi, progetti innovativi di web tv, sperimentazioni di teatro fisico e collaborazioni a videoclip.

Si laurea nel febbraio del 2015 a pieni voti (110/110) per poi cominciare a mettere a punto i suoi campi ampliati.

Nel novembre del 2016 realizza un reportage in Sri Lanka e sottotraccia organizza il prossimo che fara’ nel novembre 2017.

 

Born in Ravenna in 1991, Danilo found out his inclination to arts at early age. He naturally approached painting then sculpture but despite his great technical skills he didn’t completely identify himself with those expressive forms. He tried his hand in architecture during art school, finally finding in graphic design a more creative way of representation through a personalized use of colour, images and creation of new units.

During art school years, he proved his skills in the field working as graphic designer and collaborating with a local tv studio. A strong  motivation to movement and action drove him beyond. An intense experience in theatre as an actor enriched his personality and expressive abilities, but the turning point was the use of an old family manual “Minolta” camera. That was just the beginning of a new adventure, the expressive world that truly reflects his personality and emotions.

After graduation he decided to attend a major in photography at the School of Fine Arts in Rimini, aiming to focus which area of this subject suited him best. It was soon clear that his tension to movement, the desire for deep knowledge, the love for travelling and the empathic sensibility to connect with human nature would lead him to no other answer than: reportage.

His first personal installation “Space-Non Space Perceptions. Perceptions of the living space.” (Ravenna, July 2010) was impressive. A multi senses exposition of images, sounds, smells and tactile messages made with wooden hexagrams.

Another great opportunity to show his work to public was the personal exposition of portraits “Cervian Portraits. Between History and Traditions” (May 2011). In the evocative scenery of the Salt Warehouse, the entire city could admire 12 photographs portraying local representative figures.

Collaborations with directors, photographers, innovative web tv projects, physical theatre experimentation and video clip productions followed non-stop.

 

error: Content is protected !!